Si può dire qualcosa di interessante sul jazz e sull'improvvisazione a partire non dalla musicologia tradizionale, ma da discipline apparentemente estranee alla musica, come la sociologia, la filosofia del linguaggio o la semiotica? Davide Sparti raccoglie questa sfida, spiegando anzitutto in cosa l'improvvisazione consiste e come opera. Essa non coincide con la spontaneità, come sostengono quanti vedono nel jazz una forma d'arte primitiva, viscerale e intuitiva. Al contrario, i musicisti sono capaci di improvvisare perché conoscono regole e materiali della propria disciplina. Ogni passaggio di una performance costituisce al tempo stesso un'opportunità per lo sviluppo ulteriore della musica, qualcosa da cui "non si può tornare indietro".
Autore:
sparti
Editore:
il mulino
ISBN:
9788815098276
Numero di tomi:
1
Numero di pagine:
260
Anno di pubblicazione: 2005